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Vivere o sopravvivere? Nell’Italia del 2013 questa è la scelta di gran parte della popolazione italiana. La scelta è tra mangiare o studiare, tra mangiare o curarsi, tra lavorare o prendersi cura dei propri figli o dei genitori anziani. Non scelte, ma ricatti di una crisi che attanaglia ceto medio e giovani generazioni. Una crisi ignorata da una classe dirigente che, mai come in questi giorni, si dimostra incapace di avere una visione chiara sul rilancio del paese. Vent’anni di berlusconismo, la sudditanza del centrosinistra, il governo dei tecnici, che ha rilegato all’oblio le sostanziali differenze delle proposte per uscire dalla crisi, hanno prodotto uno spaesamento e una sensazione di inefficacia dell’agire politico. Il risultato elettorale ne è testimonianza. I due mesi che sono trascorsi da quel risultato dimostrano che pezzi consistenti della classe dirigente non riescono a dare risposta alla richiesta di cambiamento della società, generando immobilismo e confusione su un futuro che si prospetta cupo per chi, su quel futuro, dovrebbe costruire il proprio progetto di vita (in particolare le giovani generazioni). Il governo di larghe intese è la soluzione peggiore, la non-soluzione. Proprio quando si dovrebbe intraprendere una nuova strada, segnare una svolta con riforme necessarie, l’unica risposta è stata quella di fare un governo con chi ci ha condotti a questo disastro.

Allora RESET.

Riapriamo spazi di riflessione e di pratica politica nuova, diversa e di sinistra, quella che desideriamo costruire. Spazi in cui costruire esperienze positive di nuova economia, etica e solidale, di nuovo welfare, moderno e attento alle diversità. Spazi in cui ricreare una socialità volta alla cooperazione e alla formazione. Spazi in cui costruire battaglie di rivendicazione e avanzamento dei diritti; come quella che stiamo portando avanti in Toscana contro il decreto liberalizzazioni, che ha aggravato la condizione di precarietà dei lavoratori e delle lavoratrici dei centri commerciali aperti senza soluzione di continuità; o come quella sull’antiproibizionismo, che non riconosce la battaglia di quei pazienti che necessitano della cannabis ad uso terapeutico e la sua legalizzazione una lotta alle mafie.

Per questo e altro ancora vi invitiamo il 18 e il 19 Maggio a Ferrara, nel cuore dell’Emilia, distrutta dal terremoto dello scorso anno, ma che ha saputo rialzare la testa e ricostruire. Perché questa è la metafora del nostro agire e perché Ferrara è una città d’arte e di cultura senza la quale non possiamo ripartire.

Il costo del soggiorno comprensivo di cena del sabato, pranzo della domenica, notte in ostello e tessera di Tilt è di 30 euro!

Programma

18-19 maggio, Ferrara
TILT! RESET – Assemblea nazionale

Sabato 18 maggio
ore 13-15 Registrazione ai workshop

ore 15:30 Workshop 1. Facciamoci spazio

Uno spazio autogestito può rappresentare un meccanismo di costruzione di nuova economia, di impresa sociale, culturale e artistica, di prestazione di servizi e di crescita che assuma alla base dei processi di gestione la cooperazione e la messa in condivisione delle competenze. Servizi non come semplice scambio uno ad uno, in un’ottica di domanda e offerta schiacciata su bisogni estemporanei, ma uno scambio molti a molti, con lo sguardo lungo dell’utilità e della crescita collettiva.
Ripartire dagli spazi abbandonati è il primo passo per riattivare le comunità.

Partecipano:
Alessandro Rozza, Leoncavallo Spa
Cathy La Torre, consigliere comune di Bologna
Francesco Ruscito, Associazione NienLab
Fabrizio Casetti e Eugenio Ciccone, Spazio Grisù
Federica, Laboratorio Sociale Paz

Modera: Cesare Roseti, Tilt!

ore 17 Pausa

ore 17:30 Workshop 2. Lavorare a tutti i costi

Il decreto “Salva Italia” prevede, in nome della liberalizzazione, che tutti gli esercizi commerciali rimangano aperti 24 ore su 24, e 7 giorni su 7. Esiste invece un tempo per il lavoro e un tempo per la vita a cui nessun lavoratore deve essere costretto a rinunciare.

Partecipano:
Franco Martini, segretario generale FILCAMS
Cecilia Marasco, responsabile lavoro Alp

Modera: Valeria Rustici, Tilt!

ore 19 Apericena

ore 22:30 Festa con dj-set

Domenica 19 maggio

ore 10:30 Assemblea nazionale Tilt!
Inizio Lavori

Un momento di incontro tra tutti gli iscritti per definire la riorganizzazione interna di Tilt! E i progetti per il futuro dell’associazione.

ore 13:30-14 Pausa pranzo

ore 16 Fine lavori

Sabato 18 maggio la registrazione può avvenire in due modi:

ore 10-14 Presso lo Student’s Hostel Estense, via Biagio Rossetti 24, Ferrara
ore 13-15 direttamente presso Mercato Coperto, via Boccacanale di Santo Stefano

Sostieni anche tu la Proposta di legge di iniziativa popolare per l’istituzione del Reddito Minimo Garantito http://www.redditogarantito.it/#!/home

Mercoledì 17 ottobre 2012 alle 18.00 al Cafè de la paix
Aperitivo di lancio del comitato ferrarese a sostegno della candidatura di Nichi Vendola alle primarie 2012.

Per cambiare il Paese e costruire l’alternativa, Nichi Vendola ha deciso di candidarsi alle Primarie del Centrosinistra.
Lo ha fatto parlando d’Italia, quella che viviamo tutti i giorni intrisa di berlusconismo e guidata dai tecnici, e quella del cambiamento che vogliamo realizzare.
Partendo dalla cultura, fabbrica di memorie e di bellezze, che è coscienza ed è lavoro, Nichi ha tracciato un intera agenda del cambiamento. Scuola, diritti, laicità, lavoro ma soprattutto libertà che, senza giustizia, è una bolla di sapone.
Finalmente i contenuti nella loro concretezza al centro della scena.
Ora tocca a noi!
Anche da Ferrara possiamo dare un contributo aperto e generoso a questo percorso, che stiamo immaginando orizzontale, sobrio e creativo.
Fatto di tante e tanti che si impegnano “per cercare di vincere senza avere paura di perdere. Con la speranza che questa vittoria possa significare qualcosa per coloro che non hanno mai vinto nella loro vita.”
Per questo ci troviamo Mercoledì 17 alle ore 18:00 al cafè de la Paix in P.tta Corelli per la prima assemblea del comitato Ferrara per Vendola Presidente.

VI ASPETTIAMO NUMEROSISSIMI curiosi, creativi e mai rassegnati!!

La solita Italia OPPURE VENDOLA!!!

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E’ ancora il tempo di prendere la parola

Il comitato “Il nostro tempo è adesso” le reti, le associazioni, i movimenti, le singolarità che avevano organizzato e promosso il percorso di mobilitazione de “La meglio gioventù” scenderanno in piazza il prossimo sabato 16 Giugno.

La manifestazione si sarebbe dovuta tenere sabato 26 maggio, ma è stata posticipata per aderire e partecipare al corteo delle studentesse e degli studenti di Brindisi “IO NON HO PAURA”. Il 26 maggio volevamo essere e siamo stati a Brindisi: La meglio gioventù era nel capoluogo pugliese colpito dall’attentato alla scuola Morvillo-Falcone.

Annunciamo la manifestazione per il 16 Giungo proprio oggi che è stata approvata al Senato con 4 voti di fiducia la riforma del lavoro. Una riforma che truffa e offende i giovani e i precari.

Nessuna delle promesse che avevano accompagnato la riforma è stata mantenuta:

non c’è stata nessuna riduzione dei contratti precari mentre l’innalzamento delle aliquote per i parasubordinati ne determinerà un impoverimento di fatto;

non è stata prevista nessuna estensione dell’indennità di disoccupazione per i precari che si beccano invece la beffa dell’ “una tantum”, un’ammissione di colpevolezza che dice “dovrei, ma non voglio”.

E l’inganno continua con le dichiarazioni di queste ore.

Ancora, in nome dei giovani, il Presidente Monti rivendica una riforma che scaraventerà i professionisti con partita iva in un presente e un futuro di povertà e che lascia soli i circa 4 milioni di precari del nostro paese: per loro, se il contratto scade, nessun reddito né welfare ma solo, per chi può, l’aiuto delle famiglie, anche di quelle sempre più povere.

Tutto questo in un paese in cui sale al 36% la disoccupazione giovanile (Istat); in cui un ragazzo su 6 cade in povertà quando rimane senza lavoro (Banca d’Italia); in cui più giovani e istruiti lasciano il paese per cercare opportunità altrove ed il paese tutto è trascinato nella precarietà e nella povertà: nessuno si salva, né giovani né anziani, né precari né pensionati.

Il pomeriggio e la sera di sabato 16 Giugno, a partire dalle 18.00, racconteremo dei nostri talenti, dei mestieri, della creatività e della vita delle giovani generazioni e del nostro paese ma denunceremo anche la sistematica marginalizzazione e lo sfruttamento proprio di quelle risorse che potrebbero salvare l’Italia e il futuro di tutte e tutti noi.

Racconteremo di come le politiche di austerity di questo Governo rappresentino un invito alla fuga, ma racconteremo anche che quelle politiche e quell’invito funesto noi lo respingiamo. Restiamo qui, per riprenderci la nostra vita e il notro paese. L’invito ad andarsene va rivolto non a chi potrebbe salvare l’Italia, ma a chi la sfrutta, la deprime e la impoverisce.

IL 16 giugno da FERRARA partirà un PULLMAN  (con un contributo di 10 euro), per info e prenotazioni: Vincenzo 3406794580  e  Marco 3343473856

La Fabbrica di Nichi di Ferrara
Tilt
Giovani IDV
Giovani Democratici
Emergency Ferrara
Se Non Ora Quando
Comitato Acqua Pubblica Ferrara
Rete Lilliput Ferrara
CGIL
ARCI
Sinistra Ecologia e Libertà
FGCI
Gentedisinistra Ferrara-rete@sinistra
Ecologisti, reti civiche – verdi europei
Giovani Comunisti
Rifondazione Comunista

Video  —  Pubblicato: giugno 13, 2012 in Comunicati, Uncategorized
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21 Maggio 2012

Pubblicato: Maggio 25, 2012 in Buone Azioni, Comunicati

Riceviamo questa riflessione da Mauro Presini e pubblichiamo volentieri.

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Non credo ai minuti di silenzio in ricordo di chi non c’è più.

Credo a ore di parole collettive che servano a costruire consapevolezza su chi e cosa è mancato, chi e cosa manca, chi e cosa non dovrebbe mai mancare.

Non credo alle giornate di lutto.

Credo ad anni di impegno per far vivere la scuola come un’officina di saperi, relazioni e speranze.

Non credo ai giornalisti necrofagi.

Credo alle persone che sanno condividere l’intensità di un silenzio al momento giusto.

Non credo alle frasi di circostanza.

Credo nelle parole che ha scritto Nichi Vendola alla fine di una lettera indirizzata agli studenti ed alle studentesse di Puglia:

“A voi, ragazzi e ragazze che oggi piangete le vittime di questo orrendo crimine, vorrei dire che la migliore risposta a chi semina lutti è coltivare la vita, curare la libertà e la bellezza, usare la cultura come l’antidoto al degrado morale che partorisce la violenza.”

Credo che le parole che Antonino Caponnetto pronunciò a Vigevano nel 1994 nella sua Lezione sulla Legalità, spieghino quelle precedenti:

“…Perché la mafia teme la scuola più della giustizia, la mafia prospera sull’ignoranza della gente, sulla quale può svolgere opera di intimidazione e di soggezione psicologica: solo così la mafia può prosperare.”

Credo che tutti: studentesse e studenti, maestre e maestri, professoresse e professori, personale della scuola, genitori, cittadini, debbano accogliere la proposta dell’Associazione Per Una Nuova Primavera dell’Istruzione Pubblica:

“Lunedì tutte le scuole d’Italia devono chiamarsi Morvillo Falcone.

Lunedì 21 maggio in nessuna scuola di questa città, in nessuna scuola di questo paese si dovrà fare lezione normalmente.

In qualsiasi forma, dentro e fuori dalle aule, nei corridoi, nelle strade e nelle piazze, i gesti, le azioni, le parole pronunciate o scritte dovranno servire per piangere le nostre vittime, per esprimere la nostra collera, per ragionare sulle nostre responsabilità.

Nessun insegnante può chiamarsi fuori, nessuno studente deve guardare da un’altra parte.

Solo così il dolore e la collera potranno esprimersi.

Poi si tornerà al lavoro quotidiano, duro, invisibile e profondo che già da tempo persone libere come i ragazzi e gli adulti di LIBERA stanno facendo e che si sta estendendo, classe dopo classe in tante scuole italiane, anche nella nostra città.

Cerchiamo, noi tutti, di essere all’altezza di questo momento.

Possibile che solo l’Italia criminale e assassina capisca l’importanza della scuola?

La mafia è morte. Dimostriamo di essere vivi.”

Credo che la rabbia ed il coraggio, insieme alla responsabilità, debbano essere nostri buoni compagni di viaggio.

Mauro

THE /IN/VISIBLE PARTY

Pubblicato: aprile 23, 2012 in Comunicati

Giovani, forti, invisibili. La festa che dà voce alla classe dimenticata!

LA FABBRICA DI NICHI DI FERRARA TI INVITA AD UN APERITIVO al Centro Sociale “La Resistenza”
Per chi sogna e agisce.
Per chi vuole tornare visibile.
Per chi non sa ancora chi è, ma sa di essere IMPORTANTE!

Vieni a conoscerci e a festeggiare con noi il nostro primo anno di attività!

Si beve, si mangia, si ride, si balla e si PROGETTA IL FUTURO.
Sarà presente anche uno spazio bimbi!

Evento Facebook

La pericolosità dell’amianto non si sconta alle prossime elezioni, ma fra venti o anche trent’anni.
Per questo leggiamo con non poca preoccupazione gli sviluppi della situazione relativa alla Ex-Orbit di Vigarano.
Riteniamo che i continui rinvii, gli atteggiamenti di chiusura, le mezze frasi di monito, non aiutino al raggiungimento di una soluzione oramai auspicata da tutti i cittadini e cioè la rimozione in sicurezza dei residui presenti nell’area.
La pericolosità dell’amianto in fibre libere è dovuta ad una delle sue caratteristiche principali: per la sua struttura fisica infatti l’amianto ha la peculiarità di suddividersi longitudinalmente in fibre di sezione sempre minore che si disperdono in maniera direttamente proporzionale alla sollecitazione meccanica provocata.
Gli sbalzi termici, lo smog, le piogge, le infiltrazioni d’acqua e l’usura accelerano notevolmente questo fenomeno; inoltre le fibre d’amianto, invisibili e leggere, una volta depositate vengono facilmente rimesse in movimento da qualsiasi spostamento d’aria e, a causa delle notevoli capacità aerodinamiche di cui sono dotate, possono spostarsi anche per grandi distanze dal luogo d’origine.
Occorre ricordare, se ce ne fosse bisogno, che i materiali cancerogeni non hanno una soglia sotto la quale la loro pericolosità decade
Infatti e purtroppo anche una sola fibra è potenzialmente mortale.
L’atteggiamento minimalista e di certezza assoluta di parte della maggioranza del Consiglio Comunale di Vigarano, che ritiene i cumuli esenti dalla presenza di fibre libere di amianto, di porzioni di eternit integre o meno, non ci pare suffragato da certezze assolute. La oramai accertata presenza di lastre di copertura sfaldate e quindi potenzialmente pericolose, ci induce a credere che trattare i rifiuti con le sicurezza prescritte dalle vigenti normative di sicurezza (dal superato D.Lgs 277/91 prima legge italiana a sancire la pericolosità di piombo/amianto/rumore e riassorbito dal T.U. D.Lgs 81/08), sia divenuto unicamente un problema economico.
Riteniamo che nell’incertezza, operare in maniera da garantire una maggiore tutela per la sicurezza dei cittadini di sicuro non rappresenti uno sperpero di denaro pubblico.
In noi non vi è una volontà di creare allarmismo immotivato, vi è la incrollabile convinzione di essere dalla parte della salute dei cittadini oltre ogni plausibile rischio, non vogliamo che si giochi a testa o croce con la vita delle persone.
LA SALUTE NON E’ UNA MERA VOCE DI UN BILANCIO COMUNALE.
Desideriamo inoltre esprimere soddisfazione per l’operato della Consigliera di Sinistra Ecologia e Libertà Ilaria Bigoni, che abbiamo avuto modo di incontrare durante il nostro ultimo dibattito sull’ambiente, per la sensibilità dimostrata nella continua ricerca di una soluzione che non comporti nessun rischio per la popolazione di Vigarano e zone limitrofe nella gestione e smaltimento dei rifiuti dell’area ex Orbit, divenuta ormai da 13 anni un problema, a quanto pare, irrisolvibile.
E’ questa per noi la buona politica, quella che passa attraverso la difesa dei diritti, la difesa delle risorse e del territorio, la partecipazione e il rapporto di responsabilità che lega l’eletto all’elettore.

Dopo “UNA CITTA’ SENZA … Conoscenza” e “UNA CITTA’ SENZA …
Immigrazione”, i dibattiti cardiaci si tingono di verde e affrontano il tema dell’ambiente nelle sue diverse declinazioni, dal governo del territorio alla salute pubblica, dall’innovazione tecnologica alla
sostenibilità delle città future.
Nascono così gli HAPPY HOUR, nei quali l’ora felice non è quella in cui si consuma ma quella in cui si progetta, si crea, ci si confronta e si evolve nel rispetto della persona e dell’ambiente. Il dibattito vuole far nascere collaborazioni tra amministrazioni, mettere a punto strategie di lavoro e stimolare la ricerca e l’informazione.

LA FABBRICA DI NICHI DISCUTE CON:
– Geom. Andrea Ansaloni responsabile Piani Urbanistici Complessi e Problematiche ambientali del Comune di Ferrara
– Ass. Alessio Ciacci assessore all’ambiente di Capannori (LU), comune virtuoso
– Dott. Luigi Gasparini medico igienista e referente per la Provincia di Ferrara dell’Associazione Medici per l’Ambiente ISDE Italia
– Prof. Mario Rocca docente di fisica e attivista di Legambiente
– Dott. Raphael Rossi esperto nella raccolta differenziata dei rifiuti “porta a porta” (in collegamento skype)
– Dott. Aldo De Togni, epidemiologo Az. ASL di Ferrara

Obiettivo: offrire ai cittadini un panorama di dilazioni concrete e idee innovative per salvaguardare l’ambiente e migliorare le città in cui viviamo.
E’ questa la strada scelta: chiedere, essere attivi, proporre, stimolare il dibattito, ascoltare, ragionare, discutere, partecipare e, soprattutto, offrire soluzioni.

fabbricanichiferrara.wordpress.com
Facebook LafabbricadiNichi Ferrara

CASTELLINAKMZERO

Pubblicato: dicembre 10, 2011 in Comunicati, Laboratori cittadini

Sabato 10 dicembre nuovo appuntamento con il mercato “CastellinaKmzero”, che si svolgerà dalle 9 alle 13 in Piazza della Castellina.
“La Fabbrica di Nichi” porta in piazza, oltre ai consueti banchetti alimentari, anche Violetta e Alda Roma per un laboratorio di pittura con le zucche. Ottima occasione per cimentarsi in un’arte quasi sconosciuta ma ricca di sfumature e possibilità, capace di conciliare il rapporto artistico tra natura, usanze e tradizioni popolari. «Il filo conduttore per noi è stato l’amore per la natura in tutte le sue forme che, una quindicina di anni fa, ci ha fatto vedere le zucche in modo del tutto diverso. – raccontano le due donne, madre e figlia – E’ un lungo processo ma, una volta completata l’opera, si viene ripagati dalla bellezza della natura». L’appuntamento da la possibilità di sperimentare e apprendere le tipologie di lavoro per creare vere e proprie opere artistiche con le zucche. «A volte – continuano Violetta e Alda – anche una zucca, per quanto semplice e “povera” sia, può dare grandi soddisfazioni agli animi che sanno ancora apprezzare ciò che il mondo e la creatività umana, insieme, sanno creare». Il laboratorio aperto e libero, rivolto a grandi e bambini, può essere un’ottima occasione per passare un sabato diverso, alla riscoperta dei piaceri semplici.
Vi aspettiamo numerosi per sostenere il mercato della Castellina.